THE BIG SUNDAY!!!
Tutto è iniziato più di un anno fa, quando mi è parso che la
mia vita stesse cadendo in un baratro.
Pensai a lungo se i problemi fosse meglio risolverli seduto
al tavolino di un bar o buttarmi a capofitto nelle mie passioni, arrivando al
punto di esasperarle.
Decisi che la soluzione giusta era la seconda e così mi
trovai nel tunnel dello sport, quello vero, fatto di fatica, sofferenza,
passione e, oggi lo posso dire, grande soddisfazione.
Pensai che la cosa migliore fosse quella di aspirare al
traguardo più alto, all’olimpo del triathlon a quella specialità che si chiama triathlon
lungo o Ironman. Ammetto, inizialmente ero molto perplesso, ma ci volevo
provare … arrivai a questo grazie ad una persona splendida, che conobbi in
questo ambiente, la mia Annina.
Così io e gli altri tre disperati, Antonello, Guzzo e Paolo,
decidemmo di iscriverci all’Ironman France, la gara in assoluto più dura di
tutti il circuito Ironman, con il solo scopo di divertirci assieme, di
realizzare un sogno e di dimostrare a noi stessi che le difficoltà si possono
superare con la determinazione (come diceva Pantani "in fondo la salita è una
cosa anche normale, assomiglia un po’ alla vita, devi sempre un po’ lottare").
Ci trovammo a questo punto avvolti in una spirale che ti
stringe sempre più e dalla quale non puoi più uscire. Allenamenti alle ore e
nei momenti più impensabili, nuotate al lago e al mare con condizioni meteo
assurde, uscite di corsa quando ancora tutti dormono, infortuni, momenti di
sconforto, momenti di esaltazione, rinunce, sacrifici, mangiare
all’esasperazione, avere sempre mal di gambe, repulsione alla vita sociale e …
Tutto questo diede il suo risultato la mattina del 24 Giugno
2012, quando alle ore 3.45 suonò la sveglia. Mi alzai dal letto e solo allora
mi resi veramente conto che ero a Nizza, che era arrivato il momento tanto
atteso e che i 4 ragazzi partiti da Varese con un grande sogno, quello di
tagliare la finish line di un Ironman erano pronti per la battaglia finale.
Quello sarebbe stato il loro giorno, il giorno che li avrebbe consacrati campioni!!!
Colazione tutti assieme nella stessa camera, con stati
d’animo completamente diversi, Paolo apparentemente rilassato, Antonello
consapevole di ciò a cui sarebbe andato incontro, il nostro IronGuzzo molto
concentrato ed io intrattabile.
Da quel momento in poi è un susseguirsi di emozioni
contrastanti … fatica, sconforto, esaltazione, trans, svenimento, rilassatezza,
ansia, agitazione, panico e finalmente felicità, tanta, tanta, tanta felicità …
quando dalla curva all’inizio de tappeto blu è spuntato Paolo, e noi li ad
attenderlo, perché se anche uno solo non fosse stato presente, la festa non
avrebbe potuto avere inizio!!!
Come avrete certo capito tutti siamo arrivati al traguardo e
diciamocelo con ottimi tempi. Non sono sufficienti 1 milione di parole e di fogli per raccontare
ogni istante di quella giornata.
Ora, a distanza di un mese, inizio a rendermi conto di ciò
che sono riuscito a portare a termine. Anzi, sbaglio, siamo riusciti a portare
a termine, perché senza le persone che mi sono state vicine non ci sarei mai
riuscito … è proprio vero che come diceva il Che “ognuno di noi da solo non
vale nulla”.
Ringrazio tantissimo Anna (solo lei sa come riesce a
sopportare tuttora i miei allenamenti e i miei sbalzi d’umore), i miei genitori
(santi), la mia nonnina (ma che nonna, sorella maggiore), i miei tre compagni
di avventura (ma quante ne abbiamo passate assieme e soprattutto ne passeremo???),
Katia (un angelo) e tutti i ragazzi, amici del Vatri e non solo che mi sono
stati vicini; ricordo coloro che sono venuti appositamente a Nizza, Elena che
ci è venuta a trovare prima della partenza, l’epo-bombolone alla crema di Beppe
…
… in culo alla sfiga e a tutti gli altri!!!
Ora sono pronto per nuove battaglie, consapevole delle mie
possibilità, forse un po’ arrogante, ma un mio amico e campione mi ha detto che
questo è l’atteggiamento giusto… vai uomo a bombazza, il prossimo anno tocca a
te!!!
Kekko
Grande impresa Kekko. Anzi, Iron Kekko ehehe.
RispondiEliminaOra dicci quanto hai pagato al Guzzo per l'affitto del blog : D
ah,ah,ah, pagato caro...
Eliminaè stato un onore per me scrivere sul blog più gettonato nel mondo del triathlon....spero di essere riuscito ad esprimere ciò che veramente abbiamo provato in quei momenti. ciao!!!
Kekko
Costo una birra media ogni 200 parole eh eh eh
Eliminaallora l'affittare il blog rende ..eheheh bel post mister kekko e ti faccio anche a te i complimenti ,con diego gia' di persona ho avuto modo di farmi raccontare le vostre imprese titaniche
RispondiElimina...devi ubriacare il Kekko a spritz come hai fatto con me!!!
Eliminaci vedremo presto bress...e saranno tante le cose da raccontare.
RispondiEliminanon dubitare, non bastano 100 anni a cancellare le senzazioni che si provano a varcare quella finish line!!!
...hai visto, i fulminei si sono fatti rispettare!!!
A bombazza!!!
Kekko il fulmineo di Varese
Dai che prima o dopo si convince a fare sto benedete La Fulminea Triathlon Team...
EliminaGRANDE KEKKO, ANCHE IL TUO RACCONTO MI HA FATTO EMOZIONARE E SENTIRE LI' CON VOI...
RispondiEliminaCOMPLIMENTI ANCORA.
A PRESTO UN ABBRACCIO PASTINA
Questa gara è un vortice di emozioni!!!
EliminaGrande Marco...ora tocca a te e poi voglio un racconto dettagliato di ogni singolo istante!!!
EliminaA presto.
Kekko
Tanto per parafrasare Aristotele e il "Che" Ala Bombazza Siempre!!! eh eh eh Grande!
RispondiEliminaYessss a bumbazzaaaaaaaaa!!!
EliminaGrandeeeee!!!!
EliminaKekko